The Juridical Identity and the Apostolate of the Laity in Saint Vincent Pallotti
DOI:
https://doi.org/10.30446/2611-4143.vol20n47a2018pp135-163Abstract
Da diversi punti di vista, molte persone hanno compiuto sforzi e continuano a tracciare e mettere in luce la relazione tra Pallotti e i laici. Al centro di queste diverse prospettive, c’è la sola intenzione di mettere in luce la visione originale e profetica di Pallotti sull’identità giuridica e l’apostolato dei laici dentro e fuori la Chiesa. Per alcuni fu uno dei più forti pionieri dell’azione cattolica, che favorì la partecipazione dei laici ad alcune delle azioni sociali e caritative della Chiesa. Per altri, Pallotti era più che un pioniere dell’azione cattolica in cui ai laici veniva dato il privilegio della partecipazione. Questo secondo loro, è perché in Pallotti si può vedere uno sforzo ispiratore e unico per evidenziare, anche se in modo implicito, l’identità giuridica fondamentale dei laici che accorda loro il diritto fondamentale all’apostolato rispetto alla mentalità del suo tempo. In questo senso, hanno potuto sostenere che Pallotti andava oltre la concezione di un’“azione cattolica” in cui la partecipazione dei laici ad alcune delle azioni sociali e caritative della Chiesa è basata sul privilegio, sulla concezione di un apostolato fondamentale costruito su principi teologici, ecclesiologici e canonici e attaccato intrinsecamente all’identità di tutti i cristiani. Quindi, invece di vedere i laici come coloro che hanno solo il privilegio di impegnarsi in alcune azioni cattoliche, entro determinati limiti concessi loro dalla gerarchia, Pallotti li presenta giustamente e coraggiosamente come aventi il diritto fondamentale e attivo di partecipare all’apostolato della Chiesa insieme al clero e ai religiosi con pari dignità. La domanda quindi è: come ha fatto a spiegare questa sua concezione?